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La ruota della vita

La ruota della vita the Wheel of Life – è considerata uno degli strumenti di coaching più potenti e semplici al tempo stesso. E’ uno dei primi che ho conosciuto, diversi anni fa, durante il mio percorso per divenire coach, e da cui ho subito tratto enormi benefici.

In cosa consiste?

E’ uno strumento che puoi costruirti da solo. Ti bastano un foglio e una penna ispirandoti all’immagine che trovi qui

ruota_vita

la foto è di London Permaculture e la trovi su Flickr

La ruota della vita ti aiuta a prendere consapevolezze, e a bilanciare le varie aree della tua vita. Motivo per il quale è anche un ottimo strumento di work-life balance, ma non solo…se prosegui nella lettura scoprirai su quante cose ti consente di lavorare.

Innanzitutto la ruota della vita ti permette di fotografare il momento che stai vivendo e, soprattutto, di fare dei distinguo importanti (altro motivo per cui è un tool tra i più interessanti).

Perchè fare dei distinguo è così prezioso?

Perchè spesso tendiamo a lamentarci a tutto tondo, senza discernimento. “E’ tutto un disastro”, “Non ce la faccio più”, “Tutto va male, quindi qualsiasi cosa farò non servirà..”etc…

Con queste frasi, che non sono altro che il frutto dei nostri pensieri, stiamo di fatto proiettando all’esterno delle generalizzazioni che produciamo al nostro interno. Sei proprio convinto che non ci sia davvero nessun singolo aspetto positivo nella tua vita? La realtà, quasi sempre, è ben diversa.

La realtà è quasi sempre che c’è qualche aspetto che ti sta assorbendo molto, che non sta andando come vorresti, ma al contempo ci sono molte sfere della tua vita che stanno andando bene o anche molto bene, e proprio per questo potresti tendere a sottovalutarle, a non considerarle, a darle per scontate concentrandoti esclusivamente sulla lamentela di ciò che vedi come negativo.

In pratica è come se ci cristallizzassimo su tutti quegli aspetti che ci mancano per raggiungere uno stato ideale nella nostra mente, e che riteniamo la base minima per cominciare ad agire (sprecando molto spesso la nostra vita).

Vedi le frasi “Se avessi tempo farei….” ,“ Non appena avrò finito questo lavoro potrò finalmente dedicarmi a ciò che mi piace…”. In realtà sono scuse belle e buone. Il cambiamento inizia ora, immediatamente, nei nostri pensieri. Nello scegliere ora di guardare gli aspetti positivi e non concentrarci su quelli negativi che ci avvelenano l’esistenza. Nello scegliere di non procrastinare più, di non continuare più a spostare l’asticella verso un ideale irraggiungibile che è scusa per non agire mai.

Ecco, la ruota della vita ci aiuta a vedere in modo distinto e bilanciato sia le aree in cui abbiamo del lavoro da fare, sia le aree già positive, che ci stanno sostenendo in quel momento, che ci consentono di farla girare questa ruota, di andare avanti, spesso anche molto bene, nonostante tutto.

Si perché devi immaginare la ruota della vita proprio come una ruota di un carro con i diversi spicchi (le varie aree della nostra vita). Per ciascuna area immagina di poter attribuire un punteggio da 0 a 10 a seconda di come percepisci di vivere quel singolo aspetto.

Un’ipotetica ruota della vita su cui iniziare a lavorare potrebbe contenere ad esempio questi aspetti:

  • Famiglia
  • Vita sentimentale
  • Ambiente/luogo fisico di residenza
  • Evoluzione professionale
  • Rapporti interpersonali
  • Sviluppo Personale
  • Condizioni Psico-Fisiche
  • Hobbies e Divertimento
  • Condizioni finanziarie

Perché la ruota idealmente possa girare dovremmo avere tutti gli spicchi piuttosto alti nel punteggio, o quantomeno bilanciati. Invece, spesso, alcune aree riportano un punteggio molto alto ed altre molto basso. Prova a immaginare che tipo di ruota ne può derivare. Un po’ sgangherata, e che di certo non girerà in modo fluido.

Come si lavora con la ruota della vita?

Per ciascuna delle aree della ruota, attribuisci un punteggio basandoti sulla tua percezione. In una scala da 0 a 10 dove ti trovi in quell’area (es. evoluzione professionale)? Come ti ci senti? Pensi di essere a 3, a 6 a 8? Pensaci bene e segna dove ti trovi (puoi mettere un puntino oppure colorare lo spicchio fino a quel punto). Il livello a cui credi di essere non è dettaglio indifferente. Dal “tutto va male” allo scoprire che in una certa area in fondo hai un punteggio pari a 6, c’è una bella differenza. E l’aspetto fondamentale è che scoprire di essere a 6 vuol dire trovarsi a un livello che ti consente di funzionare. Se proprio vuoi puntare all’eccellenza in quell’area, hai un percorso da fare di SOLI 4 punti. (Come puoi immaginare non è proprio la stessa cosa di “tutto va male”). Infatti 4 punti è un qualcosa su cui puoi lavorare. Passo dopo passo. Facendo strategia, e smettendo di lamentarti. Potresti infatti scoprire che arrivare a 10 è insensato per te, potrebbe bastare arrivare a 8 per sentirti soddisfatto, quindi il gap da colmare diventa anche meno, solo 2 punti!

A cosa ci serve vedere su carta come ci percepiamo nelle diverse aree?

A prendere consapevolezze e a iniziare ad agire per cambiare, davvero.

Un esempio: nell’area rapporti interpersonali potresti voler ulteriormente distinguere tra quelli personali e quelli professionali (ricorda i distinguo sono importanti) e nella ruota potresti voler affrontare meglio la questione delle Relazioni professionali che non stanno andando come vorresti.

Relazioni professionali: punteggio ottenuto 5

Riflessione: Sono a 5 perché non mi sento al mio posto nel mio ambiente di lavoro. Non ho legami significativi con nessuno e sento che questo sta influendo sulla mia carriera. I miei colleghi parlano di cose che non mi interessano e io limito al minimo i contatti con loro.

Possibile lavoro da fare: portare da 5 a 7 la sfera delle relazioni professionali (SOLO 2 PUNTI! Si può fare!!!)

Esempi di Azioni da pianificare:

  • andare almeno due volte in settimana a pranzo con i colleghi
  • proprorre io – senza attendere gli altri – una pausa caffe’ per conoscere meglio i colleghi
  • provare a raccontare qualcosa in piu’ di me, delle mie passioni (magari scopro che qualcuno coltiva i miei stessi interessi)
  • etc…

La ruota della vita funziona molto bene se, oltre a fotografare la tua situazione attuale, decidi una/due aree sulle quali cominciare a lavorare ed apportare dei micro-cambiamenti. Devi darti un tempo definito, esempio un mese, e stilare una lista di cambiamenti e azioni che potresti effettuare…e farle!!

Mettere su carta le tue intenzioni serve, eccome. Se le lasci nella mente vanno e vengono, dopo un po’ scompaiono. Scriverle invece è un atto di grande consapevolezza e focalizzazione. Mettere nero su bianco “contrattualizza” l’impegno che hai preso con te stesso nel cambiare quello specifico aspetto.

E nel frattempo…

smetti di lamentarti su questioni che riguardano quelle due aree su cui stai lavorando. Ti sei dato un mese per effettuare dei cambiamenti. Ti stai impadronendo della situazione. Bene. Sei già divenuto più attivo. Anche se non vedrai immediatamente dei cambiamenti, porta a termine ciò che ti sei prefissato per il mese. E per quel mese sono vietate tutte le lamentele. Se proprio ne avrai ancora voglia lo potrai fare al termine del mese dedicato al cambiamento (ma vedrai che le cose saranno cambiate e il mugugno si auto-eliminerà, anzi capirai quante energie hai sprecato invece di agire in modo strategico e concreto per migliorare la tua vita).

Scopri le aree della ruota sulle quali occorre lavorare, e inizia a farlo.

Consiglio:

Spesso tendiamo a dedicare energie e attenzioni a ciò su cui ci sentiamo forti, continuando a farlo ancora, ancora e ancora di più perché ci restituisce tante conferme positive. Invece, ciò su cui non siamo comodi o su cui ci sentiamo meno bravi, o su cui abbiamo già difficoltà, tendiamo ad abbandonarlo, o a procrastinare azioni che siano ad esso collegate.

La bellezza della ruota della vita sta proprio nel farci vedere tutti gli aspetti: quelli che presidiamo meglio e quelli su cui abbiamo maggiore difficoltà, permettendoci di capire che se non bilanciamo gli spicchi la ruota non girerà!

La vera sfida quindi non è tanto nel fare meglio ciò che già presidiamo bene, ma aumentare le nostre performance, il nostro benessere portando a un più alto livello anche gli aspetti che non stiamo presidiando abbastanza.

E’ un piccolo sforzo che viene assolutamente ripagato. Anche le aree con punteggi già alti ne beneficeranno. Siamo infatti un tutt’uno e non lavoriamo mai a comparti stagni, a spicchi isolati!

Simbolicamente lavorare sulla ruota della vita è un pò come lavorare sulla propria centratura. Siamo spesso sbalzati fuori da noi stessi, dai mille impegni e dalle attività che spesso auto-generiamo, e questo rischia di portarci fuori allineamento. Riappropriarsi consapevolmente di dove siamo, a che punto siamo nelle varie sfere della vita cui teniamo, ci consente di rimetterci al timone, fare un piano di azioni per dirigere le cose nel modo che per noi porti felicità, appagamento e senso. Ed è tutto nelle nostre mani.

Se un’area è particolarmente sbilanciata puoi decidere di focalizzare il tuo impegno per ampliare tale area fino a renderla una ruota.

Mi spiego: sei sbilanciato nella tua sfera familiare? OK. Prova a fare maggiore chiarezza dedicando una ruota della vita alla sfera familiare, e in cui i raggi sono i diversi aspetti che la compongono. Es. relazioni con famiglia di provenienza, relazioni con i suoceri, relazioni con il partner, relazioni con i figli, relazioni con altri membri del clan familiare, etc…visualizza il punteggio in cui percepisci di trovarti per ciascuno spicchio e lavora ancora più nel dettaglio.

Ricorda: evita sempre le generalizzazioni. Ti tengono fermo. Piuttosto fai ulteriori ruote, dedicate all’espetto su cui vuoi lavorare e che è ancora confuso.

La ruota è interessante anche perché ti consente di scoprire molto di te. Potresti infatti capire che ciò che ti serve non è cercare di restare idealmente bilanciato su tutto, ma semplicemente diminuire lo spazio, l’impegno, l’energia che dedichi al lavoro a danno di altre sfere della tua vita o anche, pur dedicandoti molto al lavoro, raggiungere migliori risultati distribuendo meglio i pesi delle varie attività cui ti dedichi (es. meno tempo sui social – che scelgo di far curare da altri e più tempo sulle strategie che invece sono un aspetto che devo curare io). Ok? Chiaro il concetto?

Se non fotografi e misuri, non hai sotto gli occhi nulla di concreto su cui cominciare a metterti in moto.

E se tutte le aree sono ben rappresentate e di fatto sono molto soddisfatto della mia vita?

Benissimo! Congratulazioni.

Usa comunque questo risultato per fare delle ulteriori riflessioni. Stai comunque crescendo? Oppure sei piuttosto “comodo” in quanto fai e non hai stimoli?

Come esseri umani siamo sempre tiranneggiati da due spinte: una verso il cambiamento e l’altra verso il mantenimento delle nostre zone di confort. Spesso, se siamo molto soddisfatti, molto seduti in quanto facciamo, tendiamo a rinunciare anche a piccole sfide che potrebbero comunque tenerci allenati, farci vedere nuove opzioni, farci divertire maggiormente, sorprenderci e magari al momento giusto tornarci anche utili.

Questo aspetto è molto importante per chi un lavoro già ce l’ha, e tutto sommato ci si trova bene e non ha grandi problemi da risolvere o non ci sono conflitti che lo disturbano. Ottimo godere di quanto si ha. Bisogna sempre essere grati e celebrare. Attenzione però: continuate ad ascoltarvi. Occorre sempre lavorare sul proprio Career Management. Se quindi sotto sotto senti che il tuo livello di rivendibilità professionale potrebbe risentire di questa “quiete” se prosegue a lungo prova a creare condizioni che possano offrirti nuovi stimoli, soddisfazioni o anche nuove carte da giocare al momento in cui ti dovesse diventare urgente!

Buona Ruota, Buona Vita, Buon 2016!

Fai la Ruota della Vita e inizia in modo nuovo e consapevole il nuovo anno!

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2 thoughts on “La ruota della vita

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