coaching/Personal Branding

Dentro o fuori?

Sempre più spesso mi confronto con clienti che si trovano bloccati davanti agli scenari.

Non si tratta di scenari nei quali sguazzano bene: quelli tipicamente manageriali cui sono abituati.

No, si tratta di scenari altri…quelli che gli si aprirebbero se si decidessero a lasciare il mondo Corporate per lanciare finalmente la propria avventura imprenditoriale.

Alcuni si devono porre la questione perchè per età, ruolo, contingenze aziendali non trovano più spazi di crescita in seno a un’azienda, e forse difficilmente anche in altre.

Altri scelgono di porsi la questione, che giace latente da molto tempo nei meandri della loro coscienza, ma è stata a lungo zittita privilegiando un dialogo interno offerto dalla mente razionale: “ma dove vai?” , “non sei un imprenditore, sei un manager”, “non hai più l’età per lanciarti in queste avventure, poi oggi, in Italia? Puaf!”, ” le start-up non funzionano”, “tutto sommato tu sei un Company-man”, “là fuori il mondo è cambiato e non ti affacci da troppo” “sei sicuro di conoscerne le regole?”, “comunque non ti porteresti a casa lo stipendio che hai ora, a vantaggio tuo e della tua famiglia”, ” aspetta (anche se nulla accade da 1 anno) riprova ancora, vuoi che qualcuno non sappia valorizzare la tua cotanta esperienza?” etc, etc, etc…

Molte delle obiezioni che un manager pone a se stesso in questa fase sono giustissime e lecite. Il modo con cui le supera, muovendosi dallo stallo, qualsiasi cosa questo voglia dire, attiene invece al suo mindset.

E questo sì, implica la capacità di saper rischiare, dove per rischiare non intendo gettare all’aria i propri risparmi lanciandosi in una avventura che non tiene. Rischiare vuol dire permettere a se stessi di navigare in acque (interiori) incerte, permettere a se stessi una via d’uscita e di ulteriore sviluppo….e le scelte di restare o uscire da un campo da gioco per entrare in un’altro, o crearlo da zero, sono rischiose.

Tocca attrezzarsi. Con il giusto mindset innanzitutto. E poi con strumenti. Anche in questo caso, ci sono strumenti principali e altri secondari.

I principali sono strumenti che lavorano su di sé… che tu voglia transitare verso un’ennesima opportunità in azienda, se riesci, o dare voce a quell’ispirazione personale, devi ri-apprendere a comunicare. In primis con te stesso. Qual è il tuo perchè? Come afferma Simon Sinek, non è il cosa fai che farà la differenza, ma il come e sopratutto il perchè.

Incontro quotidianamente professionisti con posizioni apicali, ritmi di vita incessanti, che hanno completamente smarrito il proprio perchè. A volte mai lo hanno conosciuto. Se vuoi comunicarti al mondo attraverso un CV, un profilo LinkedIn, un sito…se vuoi intercettare un investitore, se vuoi aggregare attorno al tuo nuovo progetto gente appassionata e competente, devi ripartire da te e dal tuo perchè.

Se non lo fai, la tua comunicazione sarà sempre traballante. Non riuscirai a distinguerti, posizionarti davvero in maniera efficace, e non riuscirai ad attrarre opportunità, persone, soldi.

Quindi, qualsiasi sia il tuo obiettivo (restare in azienda, cambiare azienda, lanciare un tuo progetto imprenditoriale)….la vera questione non è il campo da gioco dentro cui scegliere di stare.

Il campo da gioco su cui concentrarti è uno solo e ci sei pienamente dentro: è il tuo!!

E’ da te (mindset, energia, idee, obiettivi, scopo) che parte sempre la vera partita!

Quando lavoro con i miei clienti, questo passaggio è essenziale. A cosa ti serve scrivere un CV, rivedere LinkedIn se non sai cosa comunicare? Non importa che un writer, anche di fronte a elementi vaghi, trovi un modo per comunicare comunque un COSA…ti assicuro che sprechi i tuoi soldi e la sua fatica (ne farà tanta perchè non gli avrai offerto niente di davvero goloso da raccontare), ma soprattutto sprecherai occasioni!

Si, perchè chi dovrà sceglierti, lo farà in base a chi sei e al tuo perchè. E’ questo che devi focalizzare (tu per primo) e comunicare attraverso il tuo Positioning e Personal Branding.

In questo momento di profondo smarrimento di senso, e di acque agitate, chiunque sappia porsi ed evidenziarsi come una boa in mezzo al mare, diviene il luogo verso cui molti dirigeranno la propria attenzione.

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